giovedì 22 luglio 2010




Crashers

È facile far cadere
un aereo.
Difficile è scoprire
come sia
potuto succedere.


“Ai piloti piace definire un aereo come duecentomila componenti che volano in formazione ravvicinata. Non tutte le parti sono vitali, ma molte lo sono. Proprio quelle possono causare una catastrofe se si rompono nello stesso momento. A volte non bastano due malfunzionamenti, ne servono tre. O quattro. A volte la componente che non funziona si chiama pilota. Le combinazioni sono infinite. Susan aveva sentito un matematico che si occupava di teoria del caos parlare di strade infinite in uno spazio finito. Sapeva che un’indagine su un incidente poteva assumere vita propria, prendendo connotati mitici e infiniti. Susan sperò che il CascadeAir 818 non fosse uno di quelli.”


Un aereo di linea si è schiantato al suolo vicino a Portland, nell’Oregon. Il dottor Tommy Tomzak, che si trova in città per un congresso, viene incaricato di coordinare le operazioni di soccorso. Soprattutto, deve isolare la scena del disastro affinché tutti gli elementi indispensabili all’indagine, dai resti sparsi alle scatole nere, siano a disposizione dei “crashers”: gli specialisti – medici, ingegneri, piloti, informatici, esperti di esplosivi – che hanno il compito di scoprire le cause dell’incidente. Mentre FBI, terroristi e un’affascinante ex agente dei servizi segreti israeliani sono impegnati in una mortale partita a scacchi, prende corpo la più inquietante delle ipotesi: che l’incidente sia stato non solo un attentato condotto con tecnologie avanzatissime, ma la prova generale di un attacco ancora più efferato. E il tempo per sventarlo è quasi inesistente.

Nessun commento:

Posta un commento